Scream, il decimo album della carriera solista di Ozzy Osbourne, debutta in Top Ten nelle classifiche di ben sette paesi. Oltre alla posizione #1 in Grecia, Scream è alla #4 negli Stati Uniti, alle #3 in Finlandia, alla #4 in Giappone, alle #5 in Norvegia, alle #4 in Canada e alle #7 in Germania.
Ottimi risultati anche nella sua madrepatria Inghilterra dove è alla #12, e in Australia dove è alla #11.
Il disco, già acclamatissimo dalla critica, è uscito il 22 giugno per Epic Records, e il primo singolo Let Me Hear You Scream al momento è ancora in testa alle classifiche di vendita dopo ben 5 settimane.
Il pluripremiato Rock and Roll Hall of Famer Ozzy ha registrato gran parte di Scream nel suo studio casalingo di Los Angeles, noto col nome di Bunker, ed è stato scritto e prodotto da lui stesso assieme a Kevin Churco, come già accadde per il precedente Black Rain.
Ozzy partirà per il suo tour mondiale, che durerà ben 18 mesi, il 12 agosto in Sud Dakota e continuerà dal 14 agosto con la nuova edizione dell’OZZFest che lo vedrà protagonista di sei appuntamenti assieme ad altri mostri sacri del rock tra cui Motley Crue, Rob Halford e Black Label Society.
Ecco qualche estratto delle ottime recensioni ottenute da Scream:
“Ozzy è affilato come la lama di un pugnale e al meglio delle sue capacità di headbanger con Scream. La sua voce è chiara e canta ogni canzone con convinzione. Il pezzo di apertura, Let It Die, è una dichiarazione di intenti: questo è metal da suonare nelle arene, dove il suo suono può essere scatenato. I cantati sono ottimi nel loro mix tra parti urlate e parti funky. Questa attitudine da ‘sudato e pericoloso’ porta poi a Let Me Hear You Scream, che combina riff thrash metal ad un ritmo che permetterebbe a Scream di avere successo in tutte le discoteche rock. Questa è musica pesante che richiede molto più volume di quanto le vostre orecchie possano sopportare”.
— Dan Aquilante, New York Post
“Il momento più alto è il primo singolo Let Me Hear You Scream, nel quale Ozzy lancia un urlo ribelle contro il ringhio delle chitarre”.
–People Magazine
Il maestro del metal Ozzy picchia, scuote e ruggisce su una manciata di solide canzoni”.
–Mario Tarradell, Dallas Morning News
“Una gloriosa e fantasiosa prova da parte di Ozzy, probabilmente il suo album migliore dai tempi di Diary of a Madman“.
–Patrick Prince, Goldmine Magazine (4 stelle)
“Questo è il più rilevante e rinvigorito disco di Ozzy da anni. Brani come Crucify e Soul Sucker sono pieni di una brutalità ed energia che rockers con la metà degli anni di Ozzy avrebbero problemi a mettere assieme. Il suo disco migliore in più di 15 anni”.
–Jason Ferguson, SHOCKHOUND.COM